ASIA - India Stampa
Sinestesia: quando ripensi all'India e' la prima parola che ti viene in mente. Un insieme armonico di profumi, suoni, colori, sapori. Una nuvola di qualcosa di indescrivibile che ti investe, mista al caldo e all'umidità, appena scendi dall'aereo. La stessa massa di ricordi e pensieri che ti porterai via al tuo ritorno, in un bagaglio dell'anima che nessuna stiva potrai mai contenere. Quando si viaggia con il turismo responsabile capita spesso, al proprio ritorno, di dover aprire tutte le finestre e lasciare libero lo sguardo tra le stanze ed il cielo: e' il proprio ego, la consapevolezza, la coscienza, che hanno bisogno di più spazio, perché durante il viaggio si son espansi. Solo un altro viaggiatore che ha fatto la stessa esperienza può capire questa sensazione.
E queste meraviglie si mescolano ai volti della gente con cui ti sei fermato a chiacchierare: Anita, con le sue pashmina e i suoi grandi occhi da ventenne, lontana da casa e con tanta voglia di scoprire il mondo e gli altri; l'anziano signore dal nome impronunciabile che (in mezzo ad una festa Hindu per la celebrazione dell'arrivo della primavera) ti avvicina e ti offre la propria frutta, da gustare sotto il porticato della sua casa; Vithal e i ragazzi della spiaggia che condividono con te i colori del Holi festival (la festa dei colori che ogni primavera riporta la gioia di danze, celebrazioni, polvere e colori); la curiosità delle donne davanti alla tua acconciatura riccia (tanto rara da generare la richiesta di essere fotografata), lo sguardo vigile del pescatore mentre scegli il tuo pranzo direttamente dalle sue ceste. I sorrisi, gli sguardi, il saluto con le mani giunte: una terra che parla piano, quasi in un sospiro che esce lieve; persone che ti ascoltano senza interromperti con un dondolio leggero del capo, che assomiglia ad una danza; gente che non sa dire di no, anche quando e' evidente che non riuscirà ad esaudire una tua richiesta. Un luogo che non si adatta al turista, ma esige implicitamente un cambiamento (per non sembrare mosche bianche per le strade): dove la cucina speziata ed il curry poco spazio lasciano ai gusti occidentali, dove l'abbigliamento del sari per le donne fa sentire quasi nude se si gira in pantaloncini, dove la negazione non esiste e tutto si può fare ... "half an hour!" (trad. "in mezz'ora). L'India e' un paese dai mille volti, non ne ho conosciuto che una piccola parte ... ma e' un luogo capace di emozionare e far riflettere, per le contraddizioni di cui a volte si e' testimoni, soprattutto delle zone più turistiche. Una destinazione che sa dare la possibilità di vivere quest'emozione unica. Farvi sentire l'acqua che scorre sotto la barca. Farvi sentire le risate. Farvi venire fame. Farvi immaginare l'anziano e il suo sorriso. Vedere i ragazzi. E la curiosità delle donne timide. Farvi vivere l'India, quella vera!

ico3 Festival dei cammelli - Speciale Ottobre

Pushkar ed il suo fascino: una delle città più antiche dell'India, luogo di preghiera e pellegrinaggio. Scoprirete gli angoli più nascosti della cultura hindu  e perdervi sugli scalini che collegano la città al vicino lago, dove i fedeli si immergono nelle acque sacre. Ad Ottobre, non potete perdere il Festival dei Cammelli, unico al mondo, una moltitudine di suoni e colori, mentre migliaia di persone comprano e vendono cammelli e altro bestiame.

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ico3 Identità tribali ... in viaggio verso Gujarat

Un viaggio straordinario che porta all'indontro delle antiche tradizioni indiane, delle raffinate arti  e degli splendidi tessuti. Un viaggio dedicato a chi vuole conoscere l'India delle moschee, dei filatoi, dei santuari e dei villaggi tradizionali. Visiterete luoghi indimenticabili come Ahmedabad (con i suoi templi, l'Ashram e le sue moschee), i tessuti di Patan, il tempio del sole diModhera, i tessitori di seta di Dasada, i ricami di Bhuj, i palazzi Gondal, Junaghad, Sasangir, Somnath (alla confluenza di tre fiumi), Diu, la panoramica di Bhavnagar, le montagne di Palitana, le architetture storiche di Vadodara, le fortificazioni diChampaner, le etnie Dhanka e Rathwa, la solitaria collina di Pavagadh.

Periodo consigliato: settembre, in occasione dei numerosi Festival

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ico3 India e relax

Questo viaggio in India e' stato ancora più forte perché fatto di poche tappe e, dunque, ancora più vicino alla filosofia dell'incontro con la gente. Restano i paesaggi di Kumarakom e delle sue albe sull'acqua, di Alleppey e del suo fiume che - lento - scorre sotto il legno della barca su cui stai navigando, di Goa e della sua mescolanza di divertimento e tradizione, di Mumbay(per noi Bombay) e del caos cittadino con i minitaxi-ape Piaggio neri e gialli.

Periodo consigliato: marzo, in occasione dell'Holi Festival 
(2015 > 06 marzo; 2016 > 23 marzo)

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