Civita di Bagnoreggio: arroccata su uno sperone di roccia (tra due vallate percorse da torrenti) e' chiamata dai poeti “la città che muore”. Sovrasta un’ampia conca e l’erosione degli agenti atmosferici assottigliano lo sperone di tufo su cui si erge. Addentrandosi nelle viuzze sembra di intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo dove, in un silenzio quasi irreale.'
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