- NEWS IN PILLOLE : MEDESS 2013 - LA PRIMAVERA DELL'IMPEGNO SOLIDALE
AITR ha partecipato al primo forum mediterraneo per l’economia sociale e solidale. La conferenza si è tenuta a Tunisi da giovedì 2 a sabato 4 maggio 2013, con l’obiettivo di far incontrare 500 partecipanti da Paesi di tutto il Mediterraneo, rappresentativi di settanta iniziative imprenditoriali suddivise in nove aree tematiche dal futuro promettente e 50 partners del settore pubblico e privato. Tre giorni densi di scambi e di impegni reciproci. Il turismo solidale era rappresentato, oltre che da AITR, da realtà significative come AREMDT, rete maghrebina coordinata da Noureddine e di Kenza Chenini, tunisina. Leggi il racconto dell'amico Roberto Dati - Retour

 

MedESS 2013

MedESS 2013 – Le printemps de l’engagement solidaire (“La primavera dell’impegno solidale”)

AITR ha partecipato al primo forum mediterraneo per l’economia sociale e solidale. La conferenza si è tenuta a Tunisi da giovedì 2 a sabato 4 maggio, con l’obiettivo di far incontrare “500 partecipanti da Paesi di tutto il Mediterraneo, rappresentativi di settanta iniziative imprenditoriali suddivise in nove aree tematiche dal futuro promettente e 50 partner del settore pubblico e privato. Tre giorni densi di scambi e di impegni reciproci”. Il turismo solidale era rappresentato, oltre che da AITR, da realtà significative come AREMDT, rete maghrebina coordinata da Noureddine e di Kenza Chenini, tunisina.


I giornata: l’incontro

L’apertura è stata affidata simbolicamente a due giovani tunisini (una ragazza e un ragazzo), con indosso la t-shirt rossa con il logo del MedESS; molto esplicitamente hanno evocato la “primavera araba” come loro punto di riferimento per avviare una trasformazione dello stato delle cose. La loro, hanno detto, non è stata una rivoluzione politico-ideologica ma piuttosto economico-sociale: ciò che più vogliono è il lavoro, che manca. È seguita l’inaugurazione del MedESS 2013, con l’intervento, tra gli altri, dell’ambasciatrice dell’Unione Europea a Tunisi Laura Baeza, che ha riconosciuto come l’economia solidale si sia dimostrata, nel corso dell’attuale crisi globale, più efficace dell’economia “ufficiale”, operando con maggior oculatezza ed evitando di assumere rischi d’impresa e finanziari superiori alle proprie possibilità.

I lavori veri e propri del forum si sono aperti con due interessanti tavole rotonde (in particolare la seconda, dedicata all’impegno concreto “per un’altra impresa”, coordinata da Asma Mansour, giovanissima rappresentante del Centre tunisien pour l’entrepreneuriat social), ma soprattutto con la presentazione delle “Iniziative MedESS”, ovvero circa 70 stand rappresentativi di altrettante esperienze di attività economico-sociali a carattere solidale, suddivisi per aree d’interesse (tra cui il turismo solidale, dove naturalmente era presente AITR). Questo è stato il cuore del forum, in quanto spazio dedicato al confronto, allo scambio di buone pratiche, alla loro replicazione ed ampliamento geografico, alla ricerca di partner e di esperti per iniziative comuni. A dimostrazione dell’intento operativo degli organizzatori, in serata si è tenuta una sessione di tavoli di dialogo tra gli esponenti delle “Iniziative”, con una fase di confronto serrato divisa in quattro ambiti (imprenditorialità; formazione e professionalizzazione; finanziamenti; costruzione di reti) e una fase di restituzione di quanto emerso dai tavoli in termini di problematiche e proposte comuni.


II giornata: lo scambio

Sempre a latere di conferenze in plenaria, la parte cruciale del forum è stata quella degli Ateliers: laboratori dedicati a cinque tematiche: “Produrre per tutti in modo sostenibile”, “Consumare diversamente”, “Lavorare e creare un impiego di qualità”, “Garantire l’accesso alle cure”, “Accedere ai servizi finanziari”. Roberto Dati del direttivo di AITR ha partecipato al secondo atelier, coordinato da Noureddine El Harrak, con la partecipazione di Amina Becheur (ricercatrice all’Università di Paris Est), Najib Mikou (direttore generale di Maroc Taswiq) e Nejib Belhadj (designer, Tunisia). Oltre a rispondere alle domande del coordinatore – quali sono le sfide ambientali, sociali e culturali del turismo? qual è il ruolo del turismo responsabile nello sviluppo sostenibile locale? – Dati ha descritto la storia e le esperienze da cui è nata AITR ed avviato un dialogo con i partecipanti al laboratorio, che si sono mostrati molto interessati a conoscere il lavoro dei diversi membri di AITR, soprattutto in relazione alla creazione di impresa nel settore turistico.


III giornata: l’impegno

L’ultima sessione, di chiusura dell’evento, è stata chiamata “Communauté MedESS”, finalizzata al follow-up e all’assistenza per future iniziative, con l’individuazione di appositi community managers, tra cui ad es. Marco, giovane piemontese in stage a Tunisi (interessato a stabilire contatti con i nostri tour operator), e Hichem, giovane tunisino non vedente, che ci è sembrato un ottimo testimone dei cambiamenti in atto nella regione: “Abbiamo conosciuto tre rivoluzioni: la prima è stata quella delle formiche (citazione di un romanzo di Bernard Werber sulla capacità dei piccoli di cooperare tra loro), poi c’è stato il Web 2.0 e infine la Primavera araba”. Altrettanto schietta e genuina la testimonianza di El Harrak, che ha raccontato come ha creato dal nulla una piccola agenzia di turismo alternativo con alcuni compagni di lotte usciti di prigione per motivi politici. Più ambizioso il progetto di una giovane architetto di Tunisi, Samia Ben Abdallah, che vorrebbe dare vita a un’impresa di costruzioni ecologica, per realizzare piccoli insediamenti turistici inseriti nel territorio. Prima di partire, sono stati presi gli ultimi contatti, con particolare riferimento ai soggetti maghrebini attivi nel turismo, alcuni dei quali hanno già rapporti con soci AITR quali Ricerca & Cooperazione.


FOTO

MedESS 2013
Medina di Tunisi


 


 





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